In questi primi mesi del 2016 sul mercato elettrico si sta assistendo ad un forte aumento del costo addebitato in bolletta, per la precisione all'interno della voce servizi di vendita (da non confondere con la parte liberalizzata dei costi dell'energia), cagionato da una speculazione, seppur lecita, fatta alterando la domanda e l’offerta del mercato elettrico italiano e che determina uno sbilanciamento.
I costi sostenuti per sopperire a ciò sono ricaduti interamente sui consumatori all’interno della voce articolo 44.3 "approvvigionamento risorse MSD" (mercato servizio dispacciamento), la quale, come indicato nella tabella sottostante, tra i mesi di Gennaio e Agosto è aumentata di 8.5 €/MWh .
MESE | DELTA | ||||
VOCI | GENNAIO | MAGGIO | AGOSTO | MAG - GEN | AGO - GEN |
art.44.3 (€/MWh) | 5,314 | 8,820 | 13,848 | 3,506 (66%) |
8,534 (161%) |
La denuncia a TERNA di tale fenomeno è stata fatta da esponenti politici e di associazioni imprenditoriali chiedendo se tali comportamenti sono legittimi.
Infine, tale aumento va ancor più ad incrementare la parte di costi non negoziabili dell'energia che, ricordiamo, nel giro di quattro anni è passata da un peso medio di circa un 33% ad un 67% del costo industriale: di fatto ha vanificato la minor spesa che doveva determinare, nei bilanci delle PMI, il costante e sensibile calo del costo della materia prima.